Storia e patrimonio culturale

Visinada è una località con un ricchissimo patrimonio storico e culturale, dove già i castellieri del circondario mostrano visibili tracce di vita della Preistoria, dell’Età Antica e dell’Alto Medioevo. Le ricerche archeologiche condotte nei pressi del villaggio di Ferenzi agli inizi degli anni Cinquanta del secolo scorso hanno portato alla luce i resti di una necropoli slava del VII secolo, mentre risale al 1177 la prima menzione scritta di Visinada quale possedimento dei vescovi paretini. Nel periodo dal XII al XV secolo è stata feudo di diverse famiglie, mentre nel 1530 è stata acquistata dal conte Girolamo Grimani. Fino al XVII secolo è stata popolata dalle autorità veneziane con profughi della Dalmazia e di altre regioni in fuga dalle conquiste ottomane. Disponeva del porto di Bastia sul fiume Quieto e tutt’oggi, nel muro di ciò che una volta era il fontico, nella piazza storica, c’è una lapide con i prezzi per il servizio di trasporto di vari tipi di
prodotti che erano oggetto di commercio. Visinada è uno dei centri glagolitici nei quali la scrittura glagolitica si è mantenuta fino al XVII secolo.

Il Vecchio fontico (Casa “Leone”) a Visinada è il più antico edificio pubblico a destinazione laica conservato nel territorio comunale. È stato costruito nel XV secolo. Nella piazza centrale è rimasto conservato il rilievo lapideo di un leone di S. Marco del XV secolo. Sotto al rilievo una lapide, murata nel 1726 nella facciata di quello che era il fontico (magazzino) del palazzo, testimonia dell’intensa attività economica. Nel 1772 davanti al fontico in piazza è stata costruita la cisterna pubblica con due pozzi in base al progetto del famoso architetto rovignese Simone Battistella. Uno degli edifici centrali che cattura l’attenzione è la torre campanaria del XVII secolo, una delle più antiche fra le torri istriane che sono famose per le loro vedute. Accanto alla torre campanaria si trova il lapidario con cinque epigrafi romane del periodi di prima presenza dei veterani romani ai quali, dopo l’epoca di Cesare, vennero concesse terre nel territorio degli odierni abitati del Comune di Visinada.

Visinada va particolarmente fiera di Casa Maraston, sorta a cavallo fra il XVI e il XVII secolo, che deve il proprio nome alla famiglia della quale è stata originariamente in possesso. Oggi è stata trasformata in un centro visitatori con contenuti multimediali che concentra in un solo posto la ricca storia di Visinada.

Nel territorio di Visinada le chiese storiche non sono solamente monumenti architettonici, ma anche preziosi monumenti di arte figurativa visto che, nel loro interno, custodiscono cicli o parti di cicli di pitture murali. La chiesa della Beata Vergine Maria a Madonna del Campo è una chiesa cimiteriale che viene menzionata già nel XII secolo, mentre la chiesa di S. Giovanni Battista, situata lungo la strada principale e sovrastante il centro storico, è stata costruita nel XIII secolo, come un’altra decina di chiese biabsidate, e rappresenta una sorta di curiosità dal punto di vista architettonico. La chiesa di S. Barnaba è la seconda chiesa di Visinada costruita con due absidi nel XII o XIII secolo, ma successivamente ristrutturata e rialzata. La chiesa di S. Rocco si trova a due chilometri ad ovest di Visinada, su un colle costeggiato dal tracciato della vecchia ferrovia a scartamento ridotto Parenzana, ma rappresenta un monumento sacro di notevole valore anche la chiesa di S. Girolamo, un edificio neoclassico della prima metà del XIX secolo sorto al posto di una precedente chiesa del XVI secolo. Visinada ha anche una cappella a Iadrucchi che è interessante poiché “custodita” da due figure di gendarmi.

Visinada è famosa per la storica ferrovia a scartamento ridotto Parenzana costruita all’inizio del XX secolo. Tutt’oggi la parte più affascinante del vecchio tracciato della ferrovia è quella che scende da Portole e Piemonte per poi salire verso Montona e Visinada. Questa zona dell’Istria ora è percorribile anche su un sentiero ciclo-pedonale che tocca anche il secondo punto più alto raggiunto in passato dalla Parenzana a 273 metri sopra il livello del mare e il viadotto in pietra di Sabadin ai piedi dell’abitato di
Monteritossa (San Vitale).

Ci sono numerosi personaggi storici legati a Visinada e uno di essi è sicuramente la celebre ballerina Carlotta Grisi, nata a Visinada. Anche Antonio Facchinetti, sacerdote e pubblicista, è un importante personaggio famoso del posto. Viene ricordato come l’autore di una delle più antiche descrizioni etnografiche della vita rurale dei croati istriani. Nella storia di Visinada si distingue anche Giuseppe Tuntar, un difensore dei diritti dei lavoratori e un illustre esponente istriano del movimento operaio del primo ventennio del ventesimo secolo, noto per la sua strenua attività di organizzazione di comizi politici, riunioni e iniziative pubbliche in tutta l’Istria.

Ci sono anche delle leggende legate a Visinada, come quella di Attila, condottiero degli Unni. Si ritiene che la figura incisa nello stipite in pietra all’ingresso del cimitero di Madonna del Campo sia proprio quella di Attila poiché si credeva che questo tremendo personaggio avrebbe protetto le anime dei defunti dagli spiriti maligni.